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È lecito godere i beni dati da Dio; ma ciò non basta a soddisfar l'anima nostra
1 VI è un male che io ho veduto sotto il sole, ed è frequente fra gli uomini; 2 cioè: che vi è tal uomo, a cui Iddio ha date ricchezze, e facoltà, e gloriap gloria 1 Re. 3.13., talchè nulla manca all'anima sua, di tutto ciò ch'egli può desiderare; e pure Iddio non gli dà il potere di mangiarne, anzi uno strano le mangia. Questo è vanità, ed una mala doglia. 3 Avvegnachè alcuno generi cento figliuoli, e viva molti anni, talchè il tempo della sua vita sia grande, se l'anima sua non è saziata di bene, e se non ha pur sepolturaq sepoltura 2 Re. 9.35. Ger. 22.19., io dico che la condizione di un abortivo è migliore che la sua. 4 Perciocchè quell'abortivo è venuto in vano, e se ne va nelle tenebre, e il suo nome è coperto di tenebre. 5 Ed avvegnachè non abbia veduto il sole, nè avuto alcun conoscimento, pure ha più riposo di quell'altro. 6 Il quale, benchè egli vivesse duemila anni, se non gode del bene, che vantaggio ne ha egli? non vanno essi tutti in un medesimo luogo?
7 Tutta la fatica dell'uomo è per la sua boccar bocca Prov. 16.26.; e pur l'anima sua non è giammai sazia. 8 Perciocchè, qual vantaggio ha il savio sopra lo stolto? qual vantaggio ha il povero intendente? di camminare davanti a' viventi.
9 Meglio è il veder con gli occhi, che andar vagando qua e là con l'anima. Anche questo è vanità, e tormento di spirito. 10 Già fu posto nome all'uomo ciò ch'egli è; ed egli è noto ch'esso nome fu Adamo; ed egli non può litigar con colui che è più forte di luis lui Is. 45.9. 1 Cor. 10.22..
11 Quando vi son cose assai, esse accrescono la vanità; e che vantaggio ne ha l'uomo? 12 Perciocchè, chi sa qual cosa sia buona all'uomo in questa vita, tutti i giorni della vita della sua vanità, i quali egli passa come un'ombrat ombre Sal. 102.11. Giac. 4.14.? imperocchè, chi dichiarerà all'uomo ciò che sarà dopo lui sotto il soleu sole Sal. 39.6. Eccl. 8.7.?