4
I Samaritani fanno interrompere i lavori della costruzione del Tempio
OR i nemici di Giuda e di Beniaminod Beniamino vers. 7-9., avendo inteso che quelli ch'erano stati in cattività, riedificavano il Tempio al Signore Iddio d'Israele, si accostarono a Zorobabel, ed a' capi delle famiglie paterne, e dissero loro: Lasciate che noi edifichiamo con voi; perciocchè noi desideriamo ricercar l'Iddio vostro, come voi; ed anche noi gli sacrifichiamo dal tempo di Esar-haddon, re degli Assiri, il qual ci ha fatti venir quae qua 2 Re. 17.24,32,33; 19.37. ver. 10.. Ma Zorobabel, e Iesua, e gli altri capi delle famiglie paterne d'Israele, risposero loro: Ei non vi si conviene di edificar la Casa all'Iddio nostro con noif noi Neem. 2.20.; ma noi congiuntamente edificheremo la Casa al Signore Iddio d'Israele, siccome Ciro, re di Persia, ci ha comandatog comandato Esd. 1.1-3.. Ed il popolo del paese rendeva rimesse le mani del popolo di Giuda, e lo spaventava di fabbricareh fabbricare Esd. 3.3.. Oltre a ciò davano pensione a certi consiglieri contro a' Giudei, per rompere il lor consiglio; e questo durò tutto il tempo di Ciro, re di Persia, e fino al regno di Dario, re di Persia.
E sotto il regno di Assuero, al principio di esso, scrissero un'accusa contro agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme.
E poi al tempo di Artaserse, Bislam, Mitredat, Tabeel, e gli altri suoi colleghi, scrissero ad Artaserse, re di Persia; e la scrittura e la lingua della lettera era siriaca.
Rehum, presidente del consiglio, e Simsai, segretario, scrissero una lettera al re Artaserse contro a Gerusalemme, di questo tenore.
Allora Rehum, presidente del consiglio, e Simsai, segretario, e gli altri lor colleghi, i Dinei, e gli Afarsatchei, i Tarpelei, gli Afarsei, gli Archevei, i Babiloni, i Susanchei, i Dehavei, gli Elamiti, 10 e gli altri popoli, che il grande e glorioso Osnappar avea tramutati di stanza, e fatti abitar nella città di Samaria, e gli altri di di là dal fiume, ecc. scrissero al re Artaserse.
11 (Questo è il tenor della lettera che gli mandarono.)
Al re Artaserse: i tuoi servitori, gli uomini di qua dal fiume, ecc.
12 Il re sappia che i Giudei, che son venuti d'appresso a te a noi, son giunti in Gerusalemme; e che riedificano quella città ribella e malvagia; e rifanno interamente le mura, ed hanno già racconci i fondamenti. 13 Ora sappia il re, che se questa città è riedificata, e se le sue mura son rifatte, essi non pagheranno più tributo, nè taglia, nè gabellai gabella Esd. 7.24.; e così quella città recherà danno alle entrate reali. 14 Ora, conciossiachè noi siamo salariati dal palazzo, e non sia cosa conveniente a noi il vedere che il re sia schernito, perciò abbiamo mandato a fare assapere la cosa al re. 15 Acciocchè cerchi nel libro delle memorie de' suoi predecessori; e tu vi troverai, e conoscerai che questa città è una città ribella, e dannosa ai re ed alle provincie; e che già ab antico vi si fanno dentro congiure; per la qual cagione fu distrutta. 16 Noi facciamo assapere al re, che, se questa città è riedificata, e le sue mura son rifatte, la parte de' suoi stati ch'è di qua dal fiume, non sarà più sua.
17 Il re mandò questa risposta:
A Rehum, presidente del consiglio, ed a Simsai, segretario, ed agli altri lor colleghi, abitanti in Samaria; ed a tutti gli altri di di là dal fiume, salute ecc.
18 La lettera, che voi ci avete mandata, è stata spiegata, e letta in presenza mia. 19 E per mio comandamento, si è cercato, e trovato che cotesta città già ab antico si solleva contro ai re; che vi si fanno ribellioni e congiure; 20 e che già vi furono re potenti in Gerusalemme, i quali signoreggiarono in tutto il paese ch'è di là dal fiumej fiume 1 Re. 4.21 e rif.; e ch'erano loro pagati tributi, taglie e gabelle. 21 Ora dunque provvedete di far cessare quelle genti, acciocchè cotesta città non si riedifichi, finchè da me sia altrimenti ordinato; 22 e guardatevi di far fallo in questo; perchè si lascerebbe crescere il male in detrimento dei re?
23 Allora, tosto che il tenor delle lettere del re Artaserse fu letto in presenza di Rehum, e di Simsai, segretario, e de' lor colleghi, essi andarono prestamente in Gerusalemme a' Giudei, e li fecero cessare a mano armata. 24 In quel tempo fu tralasciata l'opera della Casa di Dio, che è in Gerusalemme, e restò così tralasciata fino all'anno secondo del regno di Dario, re di Persia.

d4:1 Beniamino vers. 7-9.

e4:2 qua 2 Re. 17.24,32,33; 19.37. ver. 10.

f4:3 noi Neem. 2.20.

g4:3 comandato Esd. 1.1-3.

h4:4 fabbricare Esd. 3.3.

i4:13 gabella Esd. 7.24.

j4:20 fiume 1 Re. 4.21 e rif.